Emanuele Schembari
Giornalista, poeta e scrittore
Emanuele Schembari è stato un uomo di cultura e maestro del giornalismo. Nato nel 1936 a Ragusa, la sua attività professionale è stata correlata ad un forte impegno culturale e ad una fervente attività letteraria. Primo direttore di Teleiblea – ruolo che ha mantenuto per un decennio – ha presieduto anche il gruppo culturale «Mario Gori» ed è stato vicepresidente del Centro Servizi Culturali del Comune di Ragusa.
Maestro elementare, nel 1981 diventò giornalista professionista e corrispondente del quotidiano palermitano “L’ora”. Negli anni ’70 fu responsabile della redazione di Ragusa de “Il Diario”, presso il quale si formarono un nutrito gruppo di giornalisti iblei.
Dopo aver diretto la collana di poesia «Tre ponti» per Cultura Duemila, ha lavorato – con Giovanni Occhipinti e Aldo Gerbino – alla collana «Testimonianze in biblioteca» per Libro italiano.
Ha diretto, con Giovanni Occhipinti, dal 1973 al 1975, la rivista letteraria «Cronorama».
Più recentemente è stato direttore delle riviste culturali «Quale cultura», «Scrittura», «La Marianne», «Pagine dal sud» e del periodico «La settimana della provincia di Ragusa».
Ha vinto diversi premi letterari, tra cui: concorso “I fuochi”, “Mario Gori”, “Madre Sicilia”, “Mediterraneo” ecc.
Emanuele Schembari ha pubblicato anche libri di poesia, narrativa e saggistica. Tra le sue molteplici pubblicazioni, per la poesia, ricordiamo i volumi: “Dove rimani viva”, 1968; “La transizione rabbiosa”, 1972; “Questione di misura”, 1973; “La rivoluzione immaginaria”, 1974; “La progettazione magmatica”, 1980; “Il poligono circoscritto”, 1988; “I fiori, il tempo”, 1989; “Il poker della vita”, 1994; “Il meccanismo dei mulini di vetro”, 1996. Per la narrativa: “Le favole dei bottoni”, 1990; “Le macchie sul muro”, 1993; “Quelli del Turati”, 2000.
Infine per la saggistica: “Poeti contemporanei della provincia di Ragusa”, 1987; “Calabria-Cilia: Il colore della contraddizione”, 1991; “Dizionario biografico degli autori contemporanei”, 1994; “La poesia del secondo novecento siciliano”, 1998.
Le sue opere sono state tradotte in inglese, francese, spagnolo e greco.
Scomparso nel 2016 all’età di 80 anni, il 9 maggio 2017 gli è stato intitolato il Centro Servizi Culturali, di cui è stato Presidente e uno dei fondatori.